mercoledì 31 marzo 2010

AAA Cercasi Politica. Amministrative 2010: paura francese?



Astensionismo, incertezza, voto di scambio. Queste le parole chiave di queste due giornate di votazioni. Siamo ormai a poche ore dai risultati di queste Amministrative, che a tratti indossano le vesti di un vero e proprio referendum: Berlusconi VS "Sinistra". Fondamentali certo, per l'Italia sommersa dall'ego smisurato de "Il Nazareno", ma purtroppo poco sentite. Le prime pagine dei giornali scrivono a caratteri cubitali la parola ASTENSIONISMO, ed è realtà. Un po' perchè la 1° giornata è caduta proprio nel giorno della Domenica delle Palme, e quindi i cristianotti italiani hanno preferito una bella mangiata, piuttosto che andare ad ingrossare il culo a quelli là, e poi soprattutto perchè la maggior parte della gente, in partcolar modo coloro che vivono in realtà locali medio-piccole, non si informano direttamente,ma si affidano ai consigli di questo o quell'opinion leader,che magari si è pure candidato e che quindi oltre ad informare si fa pure pubblicità. Non sono semplificazioni,ma semplici realtà, che ho vissuto in presa diretta, da votante convinta, che è stata nel seggio e ha visto la gente camminare verso punti interrogativi. Il problema è certamente questo, ma è anche il fatto che per "non saper nè leggere, nè scrivere", ci si affida ai grandi comunicatori, seguaci del Gesù di noi altri, piuttosto che affidarsi (e parlo della Puglia) ad un comunista gay, dotato di grande retorica, ma che forse a sinistra è attualmente l'unico in grado di competere e vincere con il Signor B..

Forza!


Rita Murgese

lunedì 22 febbraio 2010

L'ARTE DI AMARE - PRATICA



Si può mai imparare qualcosa sulla pratica di un'arte, se non praticandola? Evidentemente, NO.
Chi si aspetta istruzioni sul "How to do it yourself" rimarrà deluso. Amare è un'esperienza personale che ognuno può acquisire attraverso e per se stesso e richiede:
  • Disciplina
  • Concentrazione
  • Pazienza
Ma la condizione essenziale per imparare qualunque arte è un supremo interesse per la padronanza di quest'arte.



Massimiliano Murgese

venerdì 29 gennaio 2010

DisIntegriamoli



All’urlo di battaglia della mafia locale, alcuni solerti cittadini di Rosarno hanno risposto “Presente”. Ed eccovi spiegate le giornate di grossissima tensione di qualche settimana fa nella ridente località calabrese.
Non vi sto qui a spiegare cosa è successo, i tg e le televisioni hanno dato ampia risonanza. Mi piacerebbe invece soffermarmi sulla reazione del governo, più che mai esemplare per farci capire con chi abbiamo a che fare. “Queste cose accadono perchè ci sono i clandestini”. Come come? In un primo momento, rimango attonito davanti alla televisione. Esco. Prendo aria. Non ci posso credere. Mi affaccio e di fronte (vivo nelle terre del ministro degli Interni) c’è un giovane operaio di colore che lavora su un tetto di una casa in costruzione senza le dovute protezioni. “Ah questi clandestini, oltre ad essere una piaga sono anche immortali” penso. Senza un caschetto, o una imbracatura, da quell’altezza potrebbe morire. Ma lui no, di sicuro no. Loro sono immortali. Riescono a resistere anche 12 ore filate, sotto il sole cocente delle regioni del Sud, a raccogliere pomodori, per pochissimi euro l’ora. Devono avere qualcosa che noi umani non abbiamo. Strana razza umanoide questi clandestini. Ed io che mi lamento perché 6 ore al Blockbuster sono lunghe e stancanti. Ma il governo vuole combattere questi extraterrestri. E loro più li cacciano, e più ne arrivano. Ostinati questi alieni. E vengono qui, senza permesso, e vogliono anche professare la loro religione? Non è proprio possibile, sarebbe da pazzi. E sentire che c’è chi li vuole, chi si appella alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Ma non sono uomini loro, son solo clandestini. E fan bene quelle camicie verdi, quelli che credono nel Dio Po, a voler sparare alle navicelle gommate che attraversano il Mar Mediterraneo.
Forse una soluzione sarebbe fare come i protagonisti del film Mars Attack (per chi non conoscesse http://www.youtube.com/watch?v=-MhgnMX73Pw ); bisognerebbe provare con Indian Love Call di Slim Whitman. Ma nel film gli alieni sono tutti vestiti di verde e parlano strano, per suoni gutturali, sono violenti; quindi, forse, gli alieni sono…..



Andrea Cazzato

domenica 27 dicembre 2009

Questa è lucida follia!?!

In questi giorni due casi han “sconvolto” l’opinione pubblica italiana. Due episodi che hanno una matrice comune: la follia. Ma cosa è la follia, in realtà..
Wikipedia definisce la follia come “mancanza di adattamento che il malato mostra nei confronti dell'ambiente”…ok….ma siamo convinti che Tartaglia e la Maiolo (la donna che ha tentato di placcare il Papa, nda) siano realmente folli?
Ma per dovere di cronaca ricostruiamo i fatti.
1) Caso Tartaglia-Berlusconi: è una domenica pre-natalizia nel cuore pulsante di Milano, la gente si affolla per le strade alla ricerca dei regali ed il nostro premier organizza la sua solita kermesse finto-politica in piazza Duomo. Finito il suo solito discorso contro la forte spinta pessimista/comunista in Italia, scende, come è tradizione, fra i suoi sostenitori per stringere mani e dispensare miracoli. Ma non tutto va come sempre. Fra i suoi discepoli si è nascosto Massimo Tartaglia, “armato” del tipico souvenir del Duomo, che appena visto passare Silvio, con una mira da far invidia ad un lanciatore di baseball, lo prende in piena faccia. Colpito duro, Rocky viene trasportato nell’auto presidenziale, soccorso, si rialza e con uno sguardo da pugile quasi al KO, guarda intorno a sé, mentre le guardie del corpo allontanano Tartaglia dalle grinfie dei fedeli, già pronti al linciaggio.
2) Caso Ratzinger-Maiolo: è la Vigilia di Natale. Il pastore tedesco entra in San Pietro pronto ad officiare la messa. Mentre percorre la navata centrale, una donna, tale Susanna Maiolo, scavalca le transenne e cerca di abbracciare il Papa. Quest’ultimo, temprato dal periodo come recluta nell’esercito tedesco anni ‘30/40, riesce a evitare il peggio. Cosa che il Cardinal Etchegaray, in quegli istanti accanto al Papa, non fa, rompendosi un femore.
Questi due casi, avvenuti nell’arco di due settimane, mi hanno fatto riflettere. Ma è forse pazzia la loro? O son loro ad essere lucidi, mentre noi siamo assopiti e drogati da questo mondo?
A voi la risposta.


Andrea Cazzato

lunedì 14 dicembre 2009

Live Jukebox: "Comfortably Numb" by Pink Floyd

Quello che sto per presentare oggi necessita davvero di poche parole essendo un capolavoro assoluto della musica leggera.
"Comfortably Numb" è un brano tratto da "The Wall" del 1979, uno dei capolavori di sempre dei Pink Floyd.
Composta dal chitarrista David Gilmour e da Roger Waters, questa canzone è stata causa di un acceso diverbio tra i due autori, con Gilmour che avrebbe voluto una scrittura più rock mentre Waters, vincitore della diatriba, la preferiva con l'arrangiamento che poi l'ha resa celebre in tutto il mondo. In realtà il brano avrebbe dovuto trovare posto nel primo album solista del chitarrista ma poi si è preferito lavorare il demo iniziale con i restanti membri del gruppo. Waters ha poi aggiunto il testo che racconta una parte della storia di Pink, il protagonista dell'omonimo film ispirato proprio all'album della band di Cambridge, che non riesce a reggere la pressione della vita da rockstar e viene colto da malore nella sua camera d'albergo, proprio poco prima di salire sul palco per un'esibizione. Comfortably Numb assume così i connotati di un vero e proprio dialogo tra il dottore (interpretato da Waters nella canzone) e Pink (Gilmour). Questa storia sembra aver preso ispirazione da un episodio realmente accaduto a Roger Waters durante il precedente tour di Animals nel '77.
Come sempre, ora vi lascio all'ascolto del pezzo e a quello che è stato definito da molti l'assolo di chitarra più bello dell'intera storia del rock.




Luca Praino