domenica 27 dicembre 2009

Questa è lucida follia!?!

In questi giorni due casi han “sconvolto” l’opinione pubblica italiana. Due episodi che hanno una matrice comune: la follia. Ma cosa è la follia, in realtà..
Wikipedia definisce la follia come “mancanza di adattamento che il malato mostra nei confronti dell'ambiente”…ok….ma siamo convinti che Tartaglia e la Maiolo (la donna che ha tentato di placcare il Papa, nda) siano realmente folli?
Ma per dovere di cronaca ricostruiamo i fatti.
1) Caso Tartaglia-Berlusconi: è una domenica pre-natalizia nel cuore pulsante di Milano, la gente si affolla per le strade alla ricerca dei regali ed il nostro premier organizza la sua solita kermesse finto-politica in piazza Duomo. Finito il suo solito discorso contro la forte spinta pessimista/comunista in Italia, scende, come è tradizione, fra i suoi sostenitori per stringere mani e dispensare miracoli. Ma non tutto va come sempre. Fra i suoi discepoli si è nascosto Massimo Tartaglia, “armato” del tipico souvenir del Duomo, che appena visto passare Silvio, con una mira da far invidia ad un lanciatore di baseball, lo prende in piena faccia. Colpito duro, Rocky viene trasportato nell’auto presidenziale, soccorso, si rialza e con uno sguardo da pugile quasi al KO, guarda intorno a sé, mentre le guardie del corpo allontanano Tartaglia dalle grinfie dei fedeli, già pronti al linciaggio.
2) Caso Ratzinger-Maiolo: è la Vigilia di Natale. Il pastore tedesco entra in San Pietro pronto ad officiare la messa. Mentre percorre la navata centrale, una donna, tale Susanna Maiolo, scavalca le transenne e cerca di abbracciare il Papa. Quest’ultimo, temprato dal periodo come recluta nell’esercito tedesco anni ‘30/40, riesce a evitare il peggio. Cosa che il Cardinal Etchegaray, in quegli istanti accanto al Papa, non fa, rompendosi un femore.
Questi due casi, avvenuti nell’arco di due settimane, mi hanno fatto riflettere. Ma è forse pazzia la loro? O son loro ad essere lucidi, mentre noi siamo assopiti e drogati da questo mondo?
A voi la risposta.


Andrea Cazzato

lunedì 14 dicembre 2009

Live Jukebox: "Comfortably Numb" by Pink Floyd

Quello che sto per presentare oggi necessita davvero di poche parole essendo un capolavoro assoluto della musica leggera.
"Comfortably Numb" è un brano tratto da "The Wall" del 1979, uno dei capolavori di sempre dei Pink Floyd.
Composta dal chitarrista David Gilmour e da Roger Waters, questa canzone è stata causa di un acceso diverbio tra i due autori, con Gilmour che avrebbe voluto una scrittura più rock mentre Waters, vincitore della diatriba, la preferiva con l'arrangiamento che poi l'ha resa celebre in tutto il mondo. In realtà il brano avrebbe dovuto trovare posto nel primo album solista del chitarrista ma poi si è preferito lavorare il demo iniziale con i restanti membri del gruppo. Waters ha poi aggiunto il testo che racconta una parte della storia di Pink, il protagonista dell'omonimo film ispirato proprio all'album della band di Cambridge, che non riesce a reggere la pressione della vita da rockstar e viene colto da malore nella sua camera d'albergo, proprio poco prima di salire sul palco per un'esibizione. Comfortably Numb assume così i connotati di un vero e proprio dialogo tra il dottore (interpretato da Waters nella canzone) e Pink (Gilmour). Questa storia sembra aver preso ispirazione da un episodio realmente accaduto a Roger Waters durante il precedente tour di Animals nel '77.
Come sempre, ora vi lascio all'ascolto del pezzo e a quello che è stato definito da molti l'assolo di chitarra più bello dell'intera storia del rock.




Luca Praino